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Il deposito di un brevetto sottende un iter piuttosto complesso. In primo luogo l'inventore deve avere la "quasi" certezza di avere realmente inventato qualcosa di innovativo. Molto spesso per dare consistenza a questa necessità, non è sufficiente affidarsi alla propria esperienza ma occorre poter effettuare una ricerca ed analisi retrospettiva delle domande brevettuali già depositate.
Successivamente si procede a definire la nuova invenzione evidenziandone i tratti che la rendono unica, nuova ed appunto, innovativa.

Brevettare una idea è sicuramente uno degli investimenti (piccolo peraltro) che può generare un rientro in termini economici decisamente importante. Tanto è vero che il Ministero dello Sviluppo Economico,l’Associazione Bancaria Italiana, la Confindustria, la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane e l’Ordine dei consulenti in proprietà industriale hanno elaborato una “Griglia di valutazione economico-finanziaria dei brevetti”.

Ci siamo quasi. Nei prossimi giorni dovrebbero essere rese note tutte le caratteristiche del PATENT BOX. L'attesa riguarda la definizione di tutte le spese che possano essere assimilabili (e quindi detraibili) ai costi di ricerca e sviluppo. Il Patent Box offre infatti agevolazioni per cinque anni identificabili in una detassazione dei redditi derivanti dall’utilizzo di beni intangibili prodotti da attività di ricerca e sviluppo: brevetti industriali, marchi ecc...

Importante novità in materia di brevetti. Diviene gratuita da parte dell'UIBM l'analisi della domanda di brevetto. Questo già da Luglio 2010 ma è stata data poca rilevanza alla questione.

Il nuovo decreto legge sul sostegno degli investimenti per le imprese, il cosiddetto investment compact estende a tutti i marchi le agevolazioni fiscali per i redditi derivanti dallo sfruttamento commerciale dei beni immateriali, che sono entrate in vigore con la Legge di Stabilità 2015.

L’articolo 1, commi dal 37 al 45, della Legge n. 190/2014 (pubblicata in G.U. il 29 dicembre 2014), ha introdotto il c.d. “ patent box ”, ovvero una detassazione parziale di tutti i redditi provenienti dallo sfruttamento commerciale dei brevetti d’impresa.